In un periodo complesso e denso di avvenimenti difficili e sfidanti come quello che stiamo vivendo, può essere utile riguardare al passato per comprendere meglio il presente. E in questo un aiuto prezioso può venire dagli anziani, in particolare dai nonni, figure accudenti e rassicuranti che costituiscono per così dire un filo diretto tra i vecchi insegnamenti e quelli nuovi. Depositari della storia e della memoria, i nonni sono infatti un ponte verso il passato, che mantiene viva e trasmette alle nuove generazioni la memoria di ciò che è stato, sia degli avvenimenti storici sia della storia della propria famiglia.
La memoria non è solo il ricordo personale ma anche la condivisione di quel ricordo che diventa quindi un’esperienza collettiva. In antropologia il ricordo è visto sempre più come un fatto culturale, prestando maggiore attenzione ai fattori culturali e sociali che plasmano l’atto del ricordare. In particolare, la memoria non viene intesa solamente come la capacità di immagazzinare informazioni ed eventualmente recuperarle, ma diviene un processo attivo, che contribuisce a definire l’identità della persona e il suo senso di appartenenza ad un gruppo più grande. La trasmissione della memoria diventa viva ed efficace proprio quando non si riduce ad una semplice rievocazione dei fatti accaduti - a volte anche accompagnata dal rimpianto per i “tempi andati” - ma va oltre, rielaborandoli e riconducendoli all’attualità.
Ascoltando i racconti dei nonni sulle loro esperienze di vita e sull’infanzia dei genitori, i più piccoli possono costruire un’identità più sicura, iniziando a crearsi una prima immagine del passato, formarsi un proprio senso della storia e riconoscendo le proprie radici culturali. Questo scambio di conoscenze, esperienze e valori rappresenta un momento di condivisione che rafforza il rapporto tra nonni, figli e nipoti e stabilisce un legame tra le diverse generazioni. In più, il confrontarsi con i racconti di vita degli adulti aiuta bambini e ragazzi ad acquisire una prospettiva più equilibrata, attribuendo il giusto valore e importanza alle situazioni che stanno vivendo e alle emozioni e sentimenti che stanno sperimentando. La condivisione della memoria è un simbolico passaggio di testimone, con cui le generazioni precedenti danno a quelle successive tutti gli strumenti perché possano agire nel mondo come persone mature e consapevoli, di chi si era, di chi si è e di chi si vorrà essere.