All' RSA Foscolo (Guanzate) un ricerca scientifica orientata a valutare la presenza di risposte psicofisiologiche all’interno di un gruppo di pazienti in stato vegetativo. I risultati sono stati eccellenti.
Uno studio che potrebbe rivelare molto, nel futuro prossimo, sui pazienti in stato vegetativo e la loro risposta agli stimoli: il Servizio Psicologico ed Educativo di R.S.A. Foscolo di Guanzate, in provincia di Como ha condotto, a partire da settembre 2017 e in collaborazione con l’Università Cattolica di Milano, una ricerca scientifica orientata a valutare la presenza di risposte psicofisiologiche (dette covert, in gergo più strettamente scientifico) all’interno di un gruppo di pazienti in stato vegetativo, presentando loro diversi stimoli sensoriali, e raggiungendo risultati davvero eccellenti.
Una ricerca, questa, che non sancisce un punto d’arrivo, ma che rappresenta un incentivo ulteriore a proseguire nella ricerca di nuove terapie e frontiere di cura sempre più a misura delle esigenze dei pazienti, sperimentando continuamente strumenti utili a perfezionare la presa in carico degli ospiti più fragili e la relazione con loro.
Come si è svolta la ricerca?
I pazienti ricoverati presso R.S.A. Foscolo – struttura di eccellenza del territorio che dispone di uno speciale nucleo dedicato all’accoglienza e cura di persone in stato vegetativo e con patologie cronico-degenerative come SLA – sono stati sottoposti alla presentazione di diversi stimoli sensoriali, di carattere uditivo, tattile e olfattivo; nel caso degli stimoli uditivi è stato anche proposto lo “stimolo target”, ovvero il nome del paziente. Durante la somministrazione degli stimoli, l’attività cerebrale e l’attivazione psicofisiologica è stata registrata con l’elettroencefalogramma e il Biofeedback.
Cosa ha evidenziato la ricerca?
L’interpretazione degli stimoli è apparsa, in questi pazienti, ostacolata dalle disconnessioni cortico-talamiche, tuttavia la presenza di risposte covert (SCL e presenza di onde cerebrali) ha suggerito che la deprivazione sensoriale può essere evitata.
Uno studio che apre nuovi orizzonti:
I risultati ottenuti sono stati davvero importanti e danno modo di pensare a nuovi orizzonti di cura e ricerca. L’importanza di questi studi è stata riconosciuta anche a livello internazionale: il poster della ricerca è stato infatti stato presentato a Maastricht in Olanda a Settembre 2017 dove si è tenuto il Sesto Meeting Scientifico della FESN - Federation of the European Societies of Neuropsychology ed è stato inoltre pubblicato anche sul Journal of Clinical Neuroscience.
Come dice Sonia Turconi, direttrice della struttura: “questo studio ha rappresentato e rappresenta un grande traguardo per RSA Foscolo e per le decine di famiglie che ogni giorno sperimentano la difficoltà della relazione con i propri cari.”
RSA Foscolo
La RSA Foscolo, attiva dal 1995, è situata a Guanzate, circondata da un ampio giardino. La RSA si sviluppa su tre piani ognuno dei quali suddiviso in due ali che dispongono di spaziose camere doppie, funzionali e arredate con semplicità ed eleganza. La struttura è luminosa, dotata di una sala ristorante, un salone di ritrovo per ogni piano, una sala polivalente per le attività ricreative organizzate dallo staff di animazione, tre bagni assistiti e un salone dedicato alle cure estetiche e al servizio parrucchiera. Sono inoltre presenti una palestra e un luogo di culto.
La struttura, dispone di 68 posti letto accreditati e contrattualizzati con l’ATS, di cui 48 sono dedicati agli ospiti in stato vegetativo permanente. I restanti posti accolgono pazienti con patologie complesse. Questa RSA viste