La scoperta ha permesso alla Geriatria e malattie metaboliche dell’osso della Città della Salute di vincere il primo Premio del progetto Unicredit Start Lab. La molecola è in grado di modulare il metabolismo scheletrico, in quanto capace di attivare un recettore espresso a livello degli osteoclasti (le cellule che distruggono l’osso).
La scoperta di una nuova molecola con notevoli potenzialità terapeutiche nel trattamento dell'osteoporosi e delle metastasi ossee ha permesso al gruppo di ricerca afferente al reparto di Geriatria e Malattie Metaboliche dell’osso universitario della Città della Salute di Torino (diretto dal professor Giancarlo Isaia) di vincere il primo Premio ad un concorso indetto da Unicredit nell’ambito del progetto Unicredit Start Lab, volto a selezionare tra le Aziende di recente costituzione a livello nazionale quelle con le maggiori caratteristiche di innovazione, originalità e ricadute pratiche, a cui viene data la possibilità di partecipare ad un processo di accelerazione e ad un corso di formazione specifico.
La professoressa Patrizia D'Amelio (Ricercatore della Geriatria torinese e del Dipartimento di Scienze Mediche dell’Università di Torino) ha presentato, a nome della società Novaicos S.r.L, a cui partecipa insieme ai ricercatori dell’Università del Piemonte Orientale (prof. Umberto Dianzani, dott. Luca Gigliotti e dott.ssa Elena Boggio), una nuova molecola (ICOS-Fc), della quale è stata depositata domanda di brevetto nazionale ed internazionale.
“Lo scorso anno – riferisce una nota della Città della Salute - è stato dimostrato dallo stesso gruppo di ricercatori, che hanno poi dato vita a Novaicos, che questa molecola è in grado di modulare il metabolismo scheletrico, in quanto capace di attivare un recettore espresso a livello degli osteoclasti (le cellule che distruggono l’osso). In particolare è stato evidenziato in vitro ed in vivo nel topo da esperimento che la somministrazione di ICOS-Fc, stimolando questo recettore, inibisce selettivamente il danneggiamento dello scheletro in modelli di osteoporosi da carenza estrogenica e da infiammazione cronica e riduce anche la formazione delle metastasi ossee, senza sopprimere le cellule deputate a tale compito, consentendo così la normale formazione di nuovo osso”.
Il progetto di sviluppo di ICOS-Fc è stato presentato dalla prof.ssa D’Amelio ad una qualificata commissione valutativa, composta da prestigiosi esponenti dell’industria nazionale nel settore biomedico, ed è risultato vincitore su oltre 700 Aziende partecipanti. “Sono state apprezzate – spiega la nota della Città della Salute - le notevoli potenzialità terapeutiche della nuova molecola identificata dai gruppi di ricerca delle Università Piemontesi nel trattamento dell’osteoporosi ed anche nel controllo delle lesioni ossee secondarie a tumori solidi o a mieloma multiplo”.
“Questo importante riconoscimento – conclude la nota - premia un’attività scientifica di elevato livello che, promossa dal gruppo coordinato dal prof. Giancarlo Isaia, Ordinario di Geriatria dell’Università di Torino, si è sviluppata, anche attraverso adeguate cooperazioni nazionali ed internazionali, ad un livello di assoluta eccellenza, producendo benefici effetti non solo sulla salute e sulla qualità di vita dei pazienti, ma anche importanti ricadute occupazionali ed economiche a livello territoriale”.
Da QS