Dalle videochiamate alle stanze degli abbracci
Uno dei temi che sono saliti alla ribalta delle cronache sin dal primo lockdown è stato sicuramente quello della tutela degli ospiti delle RSA in un momento storico nel quale, d’improvviso, tutta Italia si è trovata a dover fare i conti con una pandemia che ci ha imposto, come misura di prevenzione, il rispetto del distanziamento sociale. Tale misura, assieme alla fragilità insita nei nostri anziani, ha portato la collettività a dover fare i conti con la necessità di tutelare, in maniera ancora più significativa, il bisogno di vicinanza e di contatto i residenti delle strutture.
Noi dell’Associazione Cittadinanzattiva, recependo le segnalazioni che provenivano dal territorio, ci siamo impegnati sin da subito in prima linea per porre in evidenza tali necessità, collaborando anche con i vari comitati dei parenti che si sono via via creati nei vari contesti regionali, sia per tutelare la salute dei residenti che le loro necessità.
Nello scorso mese di dicembre, in vista delle festività natalizie, il Ministero delle Salute, accogliendo le richieste presentate da più parti, ha emanato una circolare nella quale si prevedevano diversi scenari possibili a cui le RSA, in base alle loro strutture e al rispetto delle precauzioni necessarie in proporzione al rischio pandemico, potevano adempiere per consentire ai parenti dei residenti di poter vedere e, in alcuni casi, abbracciare nuovamente i propri cari. Essendo però previste una serie di misure possibili, e nessuna imposizione precisa riguardo almeno una di queste, come Associazione abbiamo sentito il dovere di fare chiarezza sugli scenari possibili e sui diritti dei cittadini; per raggiungere tale obiettivo, sempre nel mese di dicembre, abbiamo pubblicato una guida che spiegasse, nel dettaglio, la situazione prevista dalla circolare del Ministero della Salute e, grazie allo spazio gentilmente offertoci dal blog “Bollini Rosa Argento”, possiamo andare ad informare ulteriormente la comunità.
Dalle videochiamate alle stanze degli abbracci
Molte sono state le possibilità offerte alle strutture per adeguarsi ai bisogni dei cittadini che, soprattutto nel periodo delle festività natalizie, non volevano lasciare soli i propri cari o fargli mancare quell’affetto che per troppo tempo era stato loro precluso a causa del COVID. La circolare del Ministero della Salute prevedeva, tra le misure basilari, la possibilità di effettuare delle videochiamate, tramite vari dispositivi (Skype, smartphone, etc.), in orari e stanze apposite, consentendo quantomeno un ricongiungimento virtuale con il proprio caro in completa sicurezza.
Tra le misure più complesse e articolate, invece, il Ministero ha previsto l’allestimento di uno spazio apposito, denominato “stanza degli abbracci”, nel quale potersi ricongiungere con il proprio caro, mantenendo però sempre il distanziamento e il rispetto dei protocolli di sicurezza anti-COVID attraverso l’installazione di un telo di plastica, come si può vedere in questi giorni nello spot televisivo della vaccinazione curato dal regista Giuseppe Tornatore.
Naturalmente, oltre a tali misure, la circolare prevedeva che la struttura effettuasse dei tamponi rapidi all’ingresso, prima di varcare la soglia della struttura, in modo da garantire una totale sicurezza per tutti gli ospiti, oltre che per i propri cari. Tale possibilità, come si può facilmente immaginare, non era di facile realizzazione, soprattutto per quanto riguarda la fase preliminare del tampone rapido, da effettuarsi in una stanza appositamente designata allo scopo e con personale dedicato, che, per quanto realizzabili dalle grandi strutture, poteva comportare più di un problema a quelle più piccole. Dalle segnalazioni giunte durante i mesi scorsi dai cittadini possiamo sicuramente dire che, in tantissimi casi, le iniziative incoraggiate dal Ministero hanno visto un’altissima adesione delle strutture, almeno nella possibilità di concedere le videochiamate tramite una preventiva organizzazione dell’orario di incontro. Ciò che ci auguriamo è che, dato il perdurare della situazione pandemica in Italia e nel resto del mondo, sempre più strutture possano consentire un contatto più reale e meno virtuale, in modo da non far sentire ancora più soli i nostri anziani, essendo già di loro i soggetti più fragili ed esposti a questo virus.
Coronavirus e Rsa. Diritti, tutele e consigli. Il Vademecum di Cittadinanzattiva: Coronavirus e Rsa. Diritti, tutele e consigli. Il Vademecum di Cittadinanzattiva - Quotidiano Sanità (quotidianosanita.it)