Se il ben vivere, tra tempo libero e svaghi godendosi al meglio gli anni della vecchiaia, è diventato ora un traguardo da salvaguardare cosa desidera chi invece, per le ragioni più disparate, vive in una RSA? Vivere in una RSA o casa di cura porta con sé delle modificazioni quotidiane che sicuramente incidono sul benessere dell’anziano. Non tutti gli ospiti sono autosufficienti e conseguentemente la gestione così come le azioni, che spesso si danno per scontate, diventano per queste persone motivo di speranza, un segno di una presenza e di una vitalità ritrovata che, nel susseguirsi dei giorni, diventano abitudine.
“Tra le attività più indicate per i nostri Ospiti, proposte con frequenza settimanale, rientrano senza dubbio la lettura condivisa e critica del giornale (per mantenere la cognitività residua ed un orientamento spazio-temporale), i laboratori artistici (per favorire la manualità e l’espressività personale) ed i giochi di società (per stimolare la socializzazione ed offrire dei momenti di svago)”, ci racconta Giulia Tagliabue, Psicologa Psicoterapeuta - Responsabile servizio psicologico/educativo e misura RSA Aperta di VILLA CENACOLO a Lentate sul Seveso
Attività che includono e abbracciano tutto l’anno. “Durante alcuni periodi dell’anno, ad esempio durante le festività, gli ospiti si dedicano alla realizzazione di materiali e prodotti che vengono condivisi con i parenti e con le associazioni del territorio”, aggiunge la Dott.ssa Tagliabue.
Le attività ricreative così come la socialità e la convivialità diventano quindi un elemento cruciale per la qualità di vita dell’anziano. Attenti a questa tematica, nel 2024 Fondazione Onda ETS insieme a molte RSA aderenti al network Bollino RosaArgento hanno dato vita ad un progetto pilota sul territorio lombardo #INSIEME per i nostri anziani con l’obiettivo di contrastare il fenomeno della solitudine negli anziani.
“Abbiamo aderito al progetto #insiemeperinostrianziani per far conoscere le attività della struttura all’esterno della stessa, con l’obiettivo di creare una rete con il territorio per una presa in carico sinergica e partecipativa. I riscontri ottenuti da Ospiti e Familiari sono stati positivi: l’apertura della struttura è stata motivo di soddisfazione e benessere. Saremmo quindi disponibili ad aderire alla nuova edizione dell’iniziativa”, conclude la Dott.ssa Giulia Tagliabue.