In cosa consiste l’assistenza domiciliare anziani? Quante tipologie ne esistono? Come si richiede tramite Servizio Sanitario Nazionale? Facciamo un po’ di chiarezza sulla questione.
Il Servizio Sanitario Nazionale (SSN) garantisce assistenza domiciliare agli anziani non autosufficienti, ai disabili, ai malati terminali, ai malati oncologici e ai bambini prematuri e con patologie gravi. L’obiettivo è consentire agli assistiti di ricevere le cure rimanendo presso il proprio domicilio e nel proprio contesto familiare.
Le cure domiciliari sono percorsi assistenziali che comprendono una serie di trattamenti medici, infermieristici e riabilitativi, necessari per stabilizzare il quadro clinico, limitare il declino funzionale e migliorare la qualità della vita.
Dopo la valutazione clinica del singolo assistito, viene definito un Progetto di Assistenza Individuale (PAI).
Di quale tipo di assistenza domiciliare ha bisogno il mio caro?
In relazione al bisogno di salute dell’assistito e al livello di intensità, complessità e durata dell’intervento assistenziale, si distinguono alcune tipologie di cure domiciliari:
1) Servizio di Assistenza Domiciliare (SAD)
Il Servizio di Assistenza Domiciliare (SAD) ha l’obiettivo di aiutare la persona nel disbrigo delle attività quotidiane sollevando in parte la famiglia dal carico assistenziale (es. igiene degli ambienti, servizio di lavanderia, preparazione dei pasti, igiene della persona, disbrigo di commissioni, trasporto, ecc.).
Possono usufruire del servizio le persone che si trovano in condizioni di disabilità fisica o sociale o socio-sanitaria. La richiesta di attivazione del servizio va rivolta all’assistente sociale referente per il Comune di residenza. Il progetto di intervento viene predisposto e concordato con la persona e/o con la sua famiglia.
Il servizio di assistenza domiciliare può essere attivato anche temporaneamente, per affiancare o addestrare l’assistente privata o i familiari, sulle prestazioni di base (es. spugnature a letto, bagno assistito, spostamenti letto/carrozzina, uso dei presidi e degli ausili). Il SAD è un servizio gratuito o a pagamento: le quote di compartecipazione da parte dell’utenza variano in relazione al reddito, secondo regole diverse da comune a comune.
2) Assistenza Domiciliare Integrata (ADI)
L’Assistenza Domiciliare Integrata (ADI) è un servizio che permette ai Pazienti un’assistenza a casa con programmi personalizzati; ciò consente di evitare, ove possibile, il ricovero, in ospedale o in casa di riposo, per un tempo maggiore del necessario. Per Assistenza Domiciliare Integrata (ADI) si intende l’intervento, a domicilio del paziente, di operatori sanitari, Medici, Infermieri, Terapisti della Riabilitazione e/o di personale addetto all’igiene del paziente (ASA/OSS), secondo un piano di cura personalizzato (Piano di Assistenza Individuale – PAI).
Il servizio è rivolto a persone in situazioni di fragilità, senza limitazioni di età o di reddito, parzialmente o totalmente non autosufficienti o una condizione di non deambulabilità e di non trasportabilità presso i presidi sanitari ambulatoriali.
Per attivare l’ADI in genere è necessaria l’impegnativa del Medico di Medicina Generale. In caso di pazienti ricoverati, può essere il medico del reparto ospedaliero o il medico responsabile di struttura residenziale (RSA). In alcuni territori la richiesta può essere inoltrata all’azienda sanitaria direttamente dal paziente o da un suo familiare.
Le prestazioni sanitarie sono completamente gratuite e finanziate dal Sistema Sanitario. Per quanto concerne le prestazioni socio-assistenziali, ciascuna Regione opera autonomamente a livello locale.
Le prestazioni sono erogate direttamente dalle Aziende Sanitarie o dai Comuni oppure affidate a enti gestori accreditati presso la Regione e/o il Comune, con caratteristiche e modalità che variano talvolta anche in modo rilevante.
3) Assistenza Domiciliare Programmata (ADP)
L’Assistenza Domiciliare Programmata (ADP) è un servizio utile per prevenire il ricorso a forme di assistenza più complessa nei soggetti Anziani non deambulanti affetti da patologie croniche e soggetti a scompenso. Con il Paziente e la sua famiglia, viene studiata e programmata un’assistenza a domicilio con orari e tempi definiti. Questa attività è svolta assicurando la presenza periodica (settimanale, quindicinale, mensile) del Medico di Medicina Generale al domicilio dell’assistito.
4) Ospedalizzazione domiciliare
Infine, l’ospedalizzazione domiciliare è un tipo di assistenza a domicilio che consente di garantire al paziente alcune delle prestazioni che normalmente vengono erogate in ospedale, però al suo domicilio. A differenza di quanto avviene nell’assistenza domiciliare integrata, la responsabilità della cura del malato non ricade sul medico di medicina generale, ma sulla divisione ospedaliera che lo mantiene in carico. Le patologie rispetto alle quali risulta più opportuno ricorrere all’ospedalizzazione domiciliare sono le malattie cerebrali croniche, le patologie oncologiche, le ischemie cardiache, le malattie dei vasi sanguigni periferici, le complicanze di stati prolungati di immobilità.
Da Korian.it