L’incontro lunedì 20 marzo nella Sala della Lupa, presso la Camera dei deputati. Parteciperà Patriarca, primo firmatario di una proposta di legge sull’invecchiamento attivo della popolazione: «Prendersi cura della fragilità è un investimento»
Gli anziani sono una risorsa importante per il nostro paese sia per l’aiuto economico che danno alle famiglie giovani sia per il contributo che danno in termini di volontariato al welfare nazionale. Questo è il messaggio che il Patto federativo a tutela degli anziani vuole lanciare alla viglia del convegno «Anziani una risorsa per il paese» organizzato, con il patrocinio della Camera dei deputati, che si terrà lunedì 20 marzo nella Sala della Lupa, alle 14.30.
No a logiche rottamatorie
Sette associazioni, fra le maggiori nel panorama nazionale, hanno stretto un patto per evidenziare l’esercizio attivo della cittadinanza delle persone «più avanti con l’età». Franco Pardini, vice coordinatore del Patto sottolinea che «il benessere degli anziani dipende anche dal riconoscimento del loro ruolo nella società di oggi contrastando perverse logiche rottamatorie e riconoscendo loro opportunità di partecipazione attiva alla vita sociale alla quale possono continuare a dare un contributo significativo».
Il convegno
Al convegno interverranno fra gli altri Edoardo Boncinelli, Carla Collicelli e Edoardo Patriarca, primo firmatario di una proposta di legge sulle misure per favorire l’invecchiamento attivo della popolazione. Che ribadisce: «Prendersi cura della fragilità è per il nostro paese un investimento». «Quando in salute, gli anziani di oggi sono mediamente più colti dei loro coetanei dei periodi precedenti, più ricchi e più portati a godere delle opportunità della vita sociale e familiare», spiega Carla Collicelli, di Alleanza per lo sviluppo sostenibile e associazione per gli studi sulla qualità della vita. Verranno presentati durante il Convegno alcuni esempi concreti di quanto il volontariato degli anziani possa giovare al “ben-essere” della nostra società, dal trasporto di malati che devono recarsi in dialisi alla clown-animazione all’impegno sociale in contesti difficili.
Da Corriere.it